Presentazione dei prodotti Food
Nessuno dei nostri prodotti è coltivato in idroponica, ma rigorosamente in terreno curato e decontaminato, periodicamente sottoposto ad anlisi e a certificazioni di qualità.
Dove si trova il Nichel?
Il nichel è un metallo ubiquitario ed è presente nel suolo, nell’acqua e nell’atmosfera.
E’ ampiamente utilizzato nelle acciaierie ma entra anche nella produzione di bigiotteria, accessori con componenti metalliche (occhiali, bottoni, cinture, fibbie), chiavi, monete, oltre che in tinture per ceramiche, porcellane e vetro, ovvero cosmetici, saponi e detersivi. Il contenuto di nichel nel suolo (5-500 mg/kg) e nell’acqua (0,005-0,1 mg/l) varia in funzione del tipo di terreno, del grado di inquinamento industriale, dell’uso di pesticidi e/o fertilizzanti.
Le piante e gli animali, assumendo il metallo dal suolo e/o dall’acqua, risultano essere, per l’uomo, la fonte prevalente di nichel il cui gradiente, nei tessuti vegetali, può oscillare da 0,05 a 5 mg/kg e anche di più a seconda delle aree geografiche.
Allergia al Nichel
L’allergia al nichel è, oggi, sempre più diffusa. La sua prevalenza nella popolazione generale si aggira intorno al 10-15% con punte fino al 28% nella popolazione femminile.
Si può manifestare in termini di DAC (Dermatite Allergica da Contatto) ad esclusivo coinvolgimento cutaneo, ovvero in termini di SNAS (Sindrome Sistemica da Allergia al Nichel) con disturbi diffusi e generalizzati, a carico di organi e apparati differenti, che possono presentarsi isolatamente o tra loro variamente combinati. I soggetti allergici al nichel spesso conducono una vita fatta di privazioni e di costante attenzione agli oggetti utilizzati, alle sostanze inalate ma, soprattutto, ai cibi ingeriti.
L’unica terapica ritenuta valida per stabilizzare la SNAS, al di là degli estemporanei trattamenti farmacologici sintomatici, è rappresentata da una dieta a basso contenuto di nichel, in realtà ancora oggi difficile da definire a causa dell’elevata presenza del metallo in moltissimi prodotti agroalimentari (dai pomodori ai cereali, dai legumi alle patate, dagli ortaggi a diversi tipi di frutta fresca o in guscio). La loro più o meno cospicua riduzione negli schemi alimentari ordinariamente somministrati a questi pazienti può comportare rischi carenziali ingravescenti ed affatto trascurabili per la cui prevenzione ed eventuale trattamento è stata fortemente avvertita la necessità di ottenere alimenti a basso contenuto di nichel attraverso produzioni mirate e modulate su specifiche metodologie di produzione in campo e di successiva trasformazione.